Prima è finito fuori strada. Poi si è rimesso al volante della sua utilitaria, visibilmente danneggiata, procedendo con una traiettoria non propriamente sobria. E in effetti, poco dopo è stato fermato in evidente stato di ubriachezza molesta dagli agenti della Polizia Locale dell’Unione Pedemontana Parmense.
Protagonista dell’insolito quanto deprecabile episodio, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, un 45enne residente nel territorio della Pedemontana, che attorno alle 17 di martedì 7 gennaio è finito nel fosso di via Montecoppe a Collecchio, mentre era diretto a Sala Baganza. L’uomo, che ha fatto tutto da solo, ha poi ripreso la marcia come se nulla fosse, alla guida dell’auto pesantemente incidentata. Ma una marcia a zig-zag, che non è passata inosservata ad alcuni cittadini che hanno subito allertato la Centrale della Polizia Locale di Felino.
Immediatamente due pattuglie sono scattate alla ricerca dell’auto segnalata, intercettandola poco dopo, lungo via Provinciale all’ingresso di Sala Baganza. Una volta fermato, l’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha iniziato a minacciare e ad insultare gli agenti, rifiutando di sottoporsi all’alcoltest. Un rifiuto che ha comportato l’applicazione nei suoi confronti delle misure massime previste dall’Articolo 186 del nuovo Codice della Strada: sequestro immediato del veicolo; ritiro della patente con conseguente sospensione fino a due anni che dovrà essere determinata dal Prefetto; denuncia per guida in stato di ebbrezza, che prevede una pena detentiva da sei mesi a un anno; ammenda da 1.500 a 6.000 euro che verrà determinata dall’Autorità Giudiziaria in fase processuale. Un “filotto” di tutto rispetto, al quale si è aggiunta una denuncia per “Minaccia a pubblico ufficiale”, che prevede la reclusione da sei mesi a cinque anni.
«Ancora una volta i nostri agenti, ai quali rivolgo un doveroso plauso, hanno dimostrato tutta la loro efficienza, riuscendo ad intercettare rapidamente l’auto grazie a un costante presidio del territorio, evitando così conseguenze ben più tragiche – sottolinea l’assessore alla Sicurezza e sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto –. Chi si mette al volante dopo aver bevuto, rappresenta un pericolo per se stesso e per la collettività. Ben venga, quindi, l’inasprimento delle misure previste dal nuovo Codice della Strada verso questo tipo di reato, che intendiamo continuare a contrastare con forza e determinazione».