La Protezione civile dell'Unione Pedemontana Parmense ricorda che tutte le acque dolci dell'Emilia-Romagna (fiumi, torrenti, laghi e rii) non sono destinate alla balneazione, pertanto non sono soggette ad alcun monitoraggio per la tutela della salute e della sicurezza dei bagnanti, così come ribadito dalla delibera della Giunta regionale 504/2024 (Vai al testo della delibera).
In altre parole, chi decide di fare il bagno deve essere consapevole che lo sta facendo a suo rischio e pericolo.
AIPO insieme all'Autorità di Bacino e alle associazioni CIAC, "Aironi del Po" e "Amici dl Po Grande", hanno predisposto già dallo scorso anno una campagna informativa in diverse lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) per avvisare dei rischi, da non sottovalutare, nei quali si può incorrere. Oltre al rischio di piene improvvise, per le quali prima di avvicinarsi all’alveo occorre sempre informarsi sulle eventuali allerte meteo in corso (l'Unione Pedemontana Parmense ha predisposto un'apposita pagina sul suo sito web a questo link). Non bisogna, inoltre, immergersi nelle acque in cui vige il divieto di balneazione e, dove consentito, occorre sempre osservare la massima prudenza.
Torrenti e fiumi hanno caratteristiche specifiche e spesso poco conosciute, tra l’altro molto diverse da quelle del mare: il fiume, infatti, si modifica continuamente, può avere temperature inaspettatamente basse anche nei periodi caldi, fondi scivolosi, pietrosi o fangosi, improvvisi fondoni e mulinelli ed è caratterizzato dalla corrente, più o meno intensa, anche in periodi di magra.